Caduta dei capelli: quando preoccuparsi e come intervenire

Perdere dai 50 ai 100 capelli al giorno è un fenomeno normale e fisiologico che non deve preoccupare. In autunno la perdita può essere maggiore perché si è esposti ai cambiamenti stagionali e climatici e all’esposizione solare durante l’estate. Secondo gli esperti il fenomeno della caduta in questo periodo dell’anno dipenderebbe dalla variazione delle ore di luce nell’arco della giornata, un meccanismo complesso mediato dalla melatonina, l’ormone regolatore del ciclo luce-buio. Per comprendere meglio questo fenomeno è bene sapere che il capello è un elemento vivente e come tale ha un proprio ciclo di vita suddiviso in tre fasi: 1) nella prima fase (anagen o di crescita), che dura circa 2 anni nell’uomo e 3 anni nella donna, il capello si forma nel follicolo pilifero e cresce, 2) nella fase intermedia (catagen o di regressione), che dura 7-21 giorni, la vitalità del capello comincia pian piano a diminuire, 3) nell’ultima fase (telogen o di riposo), che dura circa 3 mesi, il capello si riposa e successivamente cade.

In media il capello cresce con una velocità di 1-1,5 cm al mese e la sua vita dura, come abbiamo detto, circa tre anni, al termine dei quali viene sostituito dal nuovo capello che si forma nello stesso follicolo pilifero. Questo meccanismo fa sì che i capelli che si perdono vengano rimpiazzati da quelli nuovi in crescita. Se, però, questo ricambio si altera, o perché cadono troppi capelli (più di 100 al giorno) o perché ne ricrescono troppo pochi, è il caso di non sottovalutare il problema e rivolgersi a un esperto. Ma quali sono i motivi per cui questo accade? Quanto incide lo stress e l’alimentanzione sulla caduta dei capelli, e quali sono le strategie per combatterla? Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Caterina Marcucci, biologa esperta in tricologia e genetica presso l’Istituto Helvetico Sanders.

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